Il mistero van Gogh

Il mistero van Gogh è un libro di Costantino d’Orazio pubblicato dalla casa editrice Sperling & Kupfer nella collana Pickwick nel 2021.

Ho scelto di leggere questo libro perché van Gogh è uno dei miei artisti preferiti e in questo romanzo la sua storia è raccontata rielaborando il diario di suo nipote Vincent, figlio di Theo e della moglie Jo, che nel 1949 intraprende un viaggio alla scoperta dei luoghi in cui ha vissuto lo zio con lo scopo di capire come mai lo zio non avesse avuto successo in vita.

Vincent jr nasce nel gennaio 1890 e dello zio, morto nel luglio dello stesso anno, non ha ricordi ma è cresciuto circondato dalle sue opere che la madre rimasta vedova ha promosso permettendo di farlo diventare uno degli artisti più amati di tutti i tempi. Da adulto Vincent non segue né le orme dello zio né quelle del padre ma studia ingegneria meccanica e poi va a lavorare negli Stati Uniti e in Giappone. Nel 1925 alla morte della madre eredita le opere dello zio che nel 1930 deposita allo Stedelijk Museum di Amsterdam mentre nel 1935 concede molte delle opere al Moma di New York per una prima mostra. Nel 1949 la fama dello zio è in crescita, negli Stati Uniti sono in programma ben due mostre e sta iniziando a pensare di aprire un museo dedicato alle opere dello zio.

Il romanzo è diviso in otto tappe che ripercorrono i dieci anni in cui van Gogh si dedica completamente alla pittura prima in Olanda e Belgio (Borinage, L’Aia, Nuenen e Anversa) e poi in Francia (Parigi, Arles e Auvers sur Oise). Per ogni tappa, il nipote intreccia i passi delle lettere, la biografia scritta della madre, le opere, le testimonianze delle persone che avevano conosciuto lo zio e le sue considerazioni personali. Il nipote, recandosi sui luoghi raffigurati dallo zio, documenta anche come sono cambiati negli anni. Nell’ultimo capitolo, infine, cerca di rispondere alla domanda che ha ispirato il suo viaggio.

Vincent van Gogh, La casa gialla, 1888

Vincent van Gogh jr affronta quello che lui chiama il mistero van Gogh con grande lucidità e distacco non facendo sconti né allo zio né al padre Theo mettendo in luce il legame tossico tra i due fratelli. Lo zio è presentato come un artista geniale ma egocentrico ed egoista mentre il padre bravissimo mercante d’arte si dimostra reticente nel promuovere le opere del fratello.

Conoscevo Vincent van Gogh jr perché per lui lo zio dipinse uno dei suoi quadri più famosi, Ramo di mandorlo in fiore e perché a lui si deve la nascita del Museo Van Gogh di Amsterdam aperto il 2 giugno 1973. Non sapevo del suo viaggio e del diario che ha ispirato questo libro in cui Van Gogh è presentato in maniera diversa, sfatando molti miti sulla sua vita.

Vincent van Gogh, Ramo di mandorlo in fiore, 1890

Consiglio la lettura di Il mistero van Gogh a chi voglia conoscere Vincent van Gogh al di là dei luoghi comuni e conoscere meglio la sua famiglia, infatti, sono presenti una breve presentazione di tutte le persone importanti nella vita del pittore e delle città in cui ha vissuto e alla fine è presente anche un elenco di tutte le opere citate. Inoltre l’itinerario seguito dal nipote può essere un ottimo spunto per un viaggio nei luoghi dove van Gogh ha vissuto e che ha raffigurato in tanti suoi dipinti. Infine, consiglio questo libro anche agli amanti dei romanzi di ambientazione storica perché offre uno scorcio sulla vita in Olanda e Francia durante il periodo della Belle Epoque e Vincent jr, durante il suo viaggio, descrive il cambiamenti di questi luoghi dopo la seconda guerra mondiale.

Un commento

  1. Non conoscevo questo libro! Grazie per avermelo fatto scoprire: mi sa che lo regalerò alla mia fidanzata siccome adora Van Gogh.

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